Tutte le donne nascono con i follicoli (da cui si formano gli ovuli) che avranno per tutta la vita.
Con l’avanzare dell’età, la riserva ovarica si “esaurisce” gradualmente, ma quando si raggiungono i 37-38 anni, questa perdita è molto più rapida sia in termini di quantità che di qualità degli ovuli, il che ovviamente influisce sulla probabilità di gravidanza, come si può vedere nel grafico seguente.
A partire dai 38 anni, le possibilità di una donna di rimanere incinta diminuiscono notevolmente a causa di vari fattori, nonostante le mestruazioni regolari.
Il primo fattore è la qualità e la quantità degli ovuli, che rende più difficile la fecondazione e lo sviluppo dell’embrione.
Il fattore successivo è l’aumento degli embrioni con alterazioni cromosomiche, che aumenta a partire dai 37 anni e soprattutto dai 40 anni in poi, quando la probabilità di generare embrioni alterati è del 75-80%.
Questi embrioni alterati diminuiscono la probabilità di gestazione, aumentano il rischio di aborto e il rischio di feti con sindromi (Down, Patau, Edwards, Klinefelter, Turner, ecc.).
Se una coppia sta cercando di rimanere incinta da più di 12 mesi senza successo, è necessario avviare un test di fertilità sia per la donna che per il partner maschile.
Nel caso di donne di età superiore ai 40 anni, questo tempo dovrebbe essere ridotto a 6 mesi, dato che il fattore età è un motivo molto importante e più tempo passa prima che venga fatta una diagnosi, più difficile sarà ottenere una gravidanza per via naturale o attraverso un trattamento di riproduzione assistita.
Le donne hanno mestruazioni regolari fino a circa 50 anni, l’età media in cui le donne spagnole entrano in menopausa. Avere le mestruazioni non significa rimanere fertili; infatti, le gravidanze spontanee oltre i 44 anni sono molto rare.
Le ovaie hanno una vita fertile molto breve rispetto alla vita totale della donna.
L’età fertile è generalmente compresa tra la prima mestruazione e i 35 anni di età. Dopo questa età, la fertilità della donna diminuisce notevolmente.